Torna a farsi sentire l'Etna, con la nuova attività annunciata, come puntualmente accade, da una vivace ripresa del fenomeno di vulcanismo secondario, rappresentato dalle salinelle di Paternò. Numerosi vulcanetti, anche di diversi metri di diametro, sono apparsi da alcune settimane, nella tradizionale area di contrada "Cappuccini Vecchi".
Nono solo emissioni di acqua e fango, nell'area i vulcanetti, sfoggiano i più svariati colori, segno che le salse e i minerali presenti, sono i più svariati. Ferro, sale, ma anche bitume e gas vari.
Dal 2016 l'area è stata riconosciuta come geosito d'interesse mondiale, dall'assessorato regionale al Territorio ed Ambiente. Per capire e studiare il fenomeno, puntualmente, il sito, è meta di studiosi provenienti da diverse parti del mondo. A monitorare l'area costantemente sono i ricercatori dell'INGV, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
Per la riqualificazione di questa importante area il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha annunciato sul finire del 2019, lo stanziamento di circa 1,5 milioni di euro, con i fondi da destinare ad una doppia finalità: riqualificare l'ambiente e creare un'area studio dell'INGV.
Per veder partire i lavori manca davvero poco, un ultimo visto da ottenere e poi si potrà concludere l'iter burocratico con la gara d'appalto e l'affidamento dei lavori.